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Anta battente

SICUREZZA E CONTROLLO ACCESSI

Anti intrusione

Questo aspetto riveste una grossa importanza nell'impiantistica moderna in quanto provvede a rendere sicure le nostre abitazioni proteggendoci da malintenzionati che sempre più spesso tentano di “visitare” le nostre dimore. 
La sensazione di sicurezza vuol dire migliore qualità della vita e maggior tranquillità nel vivere i propri spazi.
La tecnologia moderna offre un'ampia possibilità di scelta tra sensori di ogni genere e tipo e tra sistemi di controllo visivo o di semplice dissuasione.
L'impianto di anti intrusione può essere realizzato in vari modi :
 che operativamente.

- TRADIZIONALE con la posa di sensori (infrarossi, microonde, laser ecc...) che collegati in maniera fisica (filare) con la centrale comunicano con essa permettendole di gestire gli allarmi;- WIRELESS con la posa di sensori che tramite la comunicazione in radiofrequenza dialogano con la centrale permettendole di gestire gli allarmi; - MISTO che unisce le due tecnologie con delle interfacce apposite- VIDEOSORVEGLIANZA con la posa di telecamere atte a controllare visivamente le aree coperte e a generare allarmi in funzione dell'analisi delle immagini .

Ognuno di questi sistemi ha delle caratteristiche che lo rendono più o meno adatto in base all'evento da controllare e spesso l 'integrazione di tutti porta al risultato ottimale.
L'integrazione domotica degli impianti anti intrusione da la possibilità di utilizzare i sensori d'allarme come sensori dell'impianto ad allarme disinserito dando modo di ottimizzare tutto l'impianto elettrico sia economicamente che operativamente.

Videosorveglianza

La videosorveglianza racchiude tutte quelle soluzioni in grado di sorvegliare le aree protette con delle registrazioni continue o ad eventi. 
I videoserver possono essere di diversi tipi, ANALOGICI, DIGITALI, MISTI e provvedono alla compressione dei segnali video ricevuti dalle telecamere per l'archiviazione su disco fisso.
Molto importante è definire la "potenza" del video-server da installare in quanto la qualità della registrazione e la fluidità della stessa può variare di molto compromettendo l'efficacia dell'impianto.
Ultimamente si hanno anche soluzioni in rete dove il videoserver non è locale ma allocato su una serie di server ridondanti che provvedono all'elaborazione e archiviazione dei flussi video generalmente provenienti da telecaere  con indirizzamento IP.

La videosorveglianza racchiude tutte quelle soluzioni in grado di sorvegliare le aree protette con delle registrazioni continue o ad eventi. I videoserver possono essere di diversi tipi, ANALOGICI, DIGITALI, MISTI e provvedono alla compressione dei segnali video ricevuti dalle telecamere per l'archiviazione su disco fisso.
Molto importante è definire la "potenza" del video-server da installare in quanto la qualità della registrazione e la fluidità della stessa può variare di molto compromettendo l'efficacia dell'impianto.
Ultimamente si hanno anche soluzioni in rete dove il videoserver non è locale ma allocato su una serie di server ridondanti che provvedono all'elaborazione e archiviazione dei flussi video generalmente provenienti da telecamere  con indirizzamento IP.
I due sistemi hanno vantaggi e svantaggi che impediscono ancora il prevalere di una tecnologia sull'altra, in estrema sintesi:
- videoserver locali hanno costo maggiore di avvio poi non hanno piu costi di esercizio ( a parte manutenzioni straordinarie ) mentre i  videoserver remoti hanno meno costi di avviamento ma costo fisso annuo di servizi di server in rete
- videoserver locali hanno i dati registrati su hard disk locale mentre videoserver remoti hanno i dati registrati su diversi archivi in rete
- videoserver locali necessitano della sola alimentazione elettrica mentre quelli remoti necessitano di una connessione di rete stabile con molta banda per le trasmissioni video
- i videoserver locali se "rubati" non permettono il recupero dei filmati mentre i videoserver remoti non possono essere prelevati essendo dislocati su server sparsi per il mondo e difficilmente identificabili.
Entrambi i sistemi oggigiorno offrono la possibilità di interfacciamento da remoto tramite servizi di gestione di DNS dinamici o servizi cloud.

La differenza tra telecamere digitali ed analogiche sta essenzialmente nella qualità delle immagini riprodotte e nel costo degli apparecchi, le analogiche sono piu economiche e meno prestazionali, le digitali pi
ù costose e con definizioni maggiori.

Analogico, AHD, digitale IP

Il panorama impiantistico mette a dispoaizione diverse soluzioni che si differenziano per costi, prestazioni e installazione.

 

ANALOGICO è il sistema tradizionale che utilizza un cavo coassiale 75ohm per il trasferimento delle immagini da telecamera a server (oppure cavo cat5e con appositi adattatori di impedenza detti BALUN), necessita di un server per la registrazione delle immagini e l'installazione filare necessita di alimentazione separata (raramente utilizzato PoC ovvero alimentazione su cavo coassiale). La qualità delle immagini arriva fino a 1500 TVL (linnee tv) ma difficilmente i videoserver riescono a riprodurre alte qualità video. Sono ad oggi i sistemi più economici.

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AHD rappresenta il nuovo metodo di trasmissione HD su Analogico che a volte utilizza protocolli diversi (TurboHD per Hikvision) ma che riesce a concentrare flussi video in alta definizione su cavo coassiale. Questo sistema è leggermente più costoso dell'analogico ma nettamente migliore e si avvicina ai sistemi digitali base per qualità delle immagini, inoltre permette di convertire i vecchi impianti analogici senza oneri installativi di modifica del cablaggio.

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DIGITALE IP rappresenta la nuova frontiera della videosorveglianza permettendo installazioni versatili e prestazionali con telecamere in alta definizione. E' necessario prevedere i flussi video dei sistemi installati in modo da non congestionare le reti informatiche con grosse quantità di dati dovuti agli streaming corposi che le telecamere megapixel caricano sulla rete. Questa soluzione permette il controllo completo delle immagini con algoritmi complessi per leggere targhe, riconoscere volti, riconoscere azioni di sottrazione o immissione di oggetti da aree sorvegliate ecc... .

I costi sono maggiori, occorre creare collegamenti su cavo di rete cat 5e o superiori ed è possibile utilizzare la soluzione PoE limitando i costi del cablaggio.

Controllo remoto

Oggigiorno è indispensabile avere sotto controllo i sistemi di sicurezza e grazie alla diffusione di smartphone sempre piu performanti, le possibilità di farlo sono sempre più alla portata di mano.

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Il controllo remoto di videosorveglianze è gestibile avendo la possibilità di utilizzare un traffico dati sostenuto, 3g o 4g, in modo da rendere abbastanza fluidi gli streaming in download. 

Un aspetto spesso sottovalutato è la capacità in UP-load della rete domestica alla quale è appoggiato il DVR/NVR, questo valore è importante perchè gli apparati caricano grosse moli di dati in rete utilizzando quindi traffico in uscita dalla rete domestica che non deve avere strozzature contrattuali che ne comprometterebbero la fluidità di interfacciamento.

Altra cosa importante è la connessione videoserver che molto spesso viene fatta tramite servizi di reindirizzamento a causa delle connessioni ad IP Dinamico, questa prassi spesso introduce delle latenze importanti in quanto raddoppiano gli streaming che da server passano a cloud e da cloud a dispositivo mobile. L'utilizzo di servizi DYNDNS ottimizza spesso il trasferimento dati rendendo piu immediate le connessioni

Anche i sistemi di anti intrusione sono controllabili da remoto sia in telegestione (utilizzo gsm o ptsn) che con l'ausilio di APP dedicate. 

Le Applicazioni dedicate sono molto piu fluide anche se necessitano di campo con rete dati senza il quale non è possibile l'interfacciamento. 

La soluzione GSM rimane quella più diffusa grazie anche alla difficoltà di manomissione non essendoci cablaggi in rame da poter isolare da parte dei mal intenzionati.

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